Beppe Marotta verso il settore giovanile e la sua visione per un calcio più inclusivo e sostenibile dopo il suo periodo con l’Inter.
L’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, ha recentemente rivelato un cambio di rotta significativo nel suo percorso professionale all’interno del mondo del calcio. Durante una conferenza stampa incentrata sulla sostenibilità nel settore sportivo, tenutasi a Varese, Marotta ha annunciato che, al termine del suo contratto attuale con l’Inter, previsto fino al 30 giugno 2027, dedicherà le sue energie esclusivamente al settore giovanile.
Marotta e la visione del futuro
Marotta enfatizza il valore inestimabile del settore giovanile, considerandolo il vero patrimonio delle società sportive, soprattutto sotto l’aspetto umano. La sua convinzione si radica nella necessità di rendere lo sport accessibile a tutti. Gratuitamente, per garantire l’inclusione anche delle famiglie meno abbienti, da cui possono emergere i futuri campioni. Questo approccio non solo nutre il talento nascente ma promuove anche lo sport come un veicolo di coesione sociale e sviluppo personale.
Uno sguardo al futuro dello sport
Marotta non prevede di legarsi ad altri club dopo l’Inter, ma piuttosto di continuare a operare nel mondo dello sport con un focus rinnovato. Già in passato, durante la sua partecipazione al podcast “Wolf – Storie che contano” condotto da Fedez, aveva espresso il desiderio di dedicarsi allo sport come fenomeno sociale. L’Italia, secondo Marotta, risulta ancora indietro sia sul fronte delle infrastrutture sia su quello della pratica sportiva di base, specialmente se paragonata agli Stati Uniti e ad altri paesi europei. L’obiettivo è sfruttare la sua esperienza accumulata per permettere ai giovani, che desiderano praticare il calcio o altri sport, di farlo gratuitamente in strutture adeguate.
Marotta ha assunto il ruolo di amministratore delegato dell’Inter il 13 dicembre 2018, e il suo ultimo rinnovo contrattuale è stato annunciato a novembre 2023. La sua visione per il futuro, tuttavia, va oltre il semplice ambito calcistico, puntando a un impatto sociale più ampio, con la promozione dello sport come diritto accessibile a tutti.